Tesina di Maturità Liceo Scientifico anno scolastico 2013/2014 a cura di Stefano Raus.
APPROFONDIMENTO PER L'ESAME DI STATO 2013-2014
Perché questa tesina?
Verso la fine delle scorse vacanze estive mia mamma ha comperato insieme al quotidiano l’Adige due volumi del libro "L’Armata vestita di ghiaccio", scritti per il 70° anniversario dal ritorno degli ultimi convogli dalla Russia. Lo zio Giovanni, fratello di mio nonno Beppino, era partito anche lui per questa campagna nel luglio 1942 all’età di 23 anni: da lì non fece più ritorno perchè, da quanto recitava l’unico documento a nostra disposizione all’ora (il Verbale di Irreperibilità), fu ‘disperso durante un fatto d’armi avvenuto sul fronte russo il 15 gennaio 1943’. Fin da piccolo avevo visto le lettere scritte con inchiostro verde su carta blu che lo zio ha mandato ai familiari durante la sua Campagna di Russia e che mio nonno conservava, ma non sapevamo nulla riguardo quei strani nomi di città che erano citati e nemmeno in che ruolo ha dovuto affrontare la Campagna di Russia.
Allora nacque l’esigenza di sapere di più riguardo lo zio Giovanni per scoprire i luoghi in cui era stato mandato e i fatti che accaddero, e decisi quindi di interessarmi di portare questo argomento all’esame di maturità in cui io stesso, lavorando da storico, sarei riuscito a ricavare numerose informazioni partendo soprattutto dalle interessanti lettere (in tutto 44).
Ad ottobre ho partecipato ad un corso di cartografia (per realizzare carte da orienteering) dunque un altro fattore che mi ha interessato molto è il progetto del CNR "GIS-Russia 1941-1954", ovvero una ricostruzione online, in ambiente GIS, delle operazioni del Corpo d'Armata Alpino durante la campagna di Russia, utilizzando dati telerilevati, dati storici di tipo prevalentemente testuale e rappresentazioni cartografiche.
La ricerca
Partendo dal sito dell’U.N.I.R.R. (Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia) ho effettivamente trovato lo zio Giovanni all’interno del database, verificando la sua appartenenza al I° Battaglione Genio Artieri Alpino, 2a Compagnia del Corpo d’Armata Alpino. Poi ho richiesto il suo foglio matricolare al Centro Documentale (CEDOC), Archivio di Stato – Beni Culturali, su cui si sono stati annotati gli eventi della sua carriera militare a partire dall’arruolamento fino alla dichiarazione di disperso.
Grazie al gruppo su Facebook a cui mi sono iscritto ho trovato tante testimonianze di persone che sono riuscite a ritornare ed hanno portato con se fotografie e schizzi delle battaglie. I numerosi altri iscritti al gruppo sono anche loro figli o nipoti di soldati che hanno combattuto in Russia e mi sono potuto confrontare con loro e ricevere informazioni utili. Sia sul GIS che su altre carte ho trovato le postazioni delle divisioni (in tutto 8) che formavano l’8° Armata Italiana dai primi spostamenti del 1941 fino al logoramento lungo il Don durante l’inverno 1942-43, lo sfondamento dei Russi e infine la tragica ritirata.
I risultati
Sono molto soddisfatto dei risultati che ho ottenuto, in particolare di aver raccolto e ordinato le lettere in un album dopo averle trascritte e analizzate. Ho seguito gli avvenimenti della storia dell’ARMIR sulle numerose carte geografiche trovate e grazie al film"Italiani brava gente" ho visto con gli occhi di un soldato i fatti che sono accaduti e di cui non ci dobbiamo dimenticare.
Porta onore allo zio Giovanni anche il fatto che, dopo la richiesta, il 28 gennaio 2014 gli è stata conferita la Croce al Merito di guerra dal Capo Colonnello del Centro Documentale di Trento.
Perché questa tesina?
Verso la fine delle scorse vacanze estive mia mamma ha comperato insieme al quotidiano l’Adige due volumi del libro "L’Armata vestita di ghiaccio", scritti per il 70° anniversario dal ritorno degli ultimi convogli dalla Russia. Lo zio Giovanni, fratello di mio nonno Beppino, era partito anche lui per questa campagna nel luglio 1942 all’età di 23 anni: da lì non fece più ritorno perchè, da quanto recitava l’unico documento a nostra disposizione all’ora (il Verbale di Irreperibilità), fu ‘disperso durante un fatto d’armi avvenuto sul fronte russo il 15 gennaio 1943’. Fin da piccolo avevo visto le lettere scritte con inchiostro verde su carta blu che lo zio ha mandato ai familiari durante la sua Campagna di Russia e che mio nonno conservava, ma non sapevamo nulla riguardo quei strani nomi di città che erano citati e nemmeno in che ruolo ha dovuto affrontare la Campagna di Russia.
Allora nacque l’esigenza di sapere di più riguardo lo zio Giovanni per scoprire i luoghi in cui era stato mandato e i fatti che accaddero, e decisi quindi di interessarmi di portare questo argomento all’esame di maturità in cui io stesso, lavorando da storico, sarei riuscito a ricavare numerose informazioni partendo soprattutto dalle interessanti lettere (in tutto 44).
Ad ottobre ho partecipato ad un corso di cartografia (per realizzare carte da orienteering) dunque un altro fattore che mi ha interessato molto è il progetto del CNR "GIS-Russia 1941-1954", ovvero una ricostruzione online, in ambiente GIS, delle operazioni del Corpo d'Armata Alpino durante la campagna di Russia, utilizzando dati telerilevati, dati storici di tipo prevalentemente testuale e rappresentazioni cartografiche.
La ricerca
Partendo dal sito dell’U.N.I.R.R. (Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia) ho effettivamente trovato lo zio Giovanni all’interno del database, verificando la sua appartenenza al I° Battaglione Genio Artieri Alpino, 2a Compagnia del Corpo d’Armata Alpino. Poi ho richiesto il suo foglio matricolare al Centro Documentale (CEDOC), Archivio di Stato – Beni Culturali, su cui si sono stati annotati gli eventi della sua carriera militare a partire dall’arruolamento fino alla dichiarazione di disperso.
Grazie al gruppo su Facebook a cui mi sono iscritto ho trovato tante testimonianze di persone che sono riuscite a ritornare ed hanno portato con se fotografie e schizzi delle battaglie. I numerosi altri iscritti al gruppo sono anche loro figli o nipoti di soldati che hanno combattuto in Russia e mi sono potuto confrontare con loro e ricevere informazioni utili. Sia sul GIS che su altre carte ho trovato le postazioni delle divisioni (in tutto 8) che formavano l’8° Armata Italiana dai primi spostamenti del 1941 fino al logoramento lungo il Don durante l’inverno 1942-43, lo sfondamento dei Russi e infine la tragica ritirata.
I risultati
Sono molto soddisfatto dei risultati che ho ottenuto, in particolare di aver raccolto e ordinato le lettere in un album dopo averle trascritte e analizzate. Ho seguito gli avvenimenti della storia dell’ARMIR sulle numerose carte geografiche trovate e grazie al film"Italiani brava gente" ho visto con gli occhi di un soldato i fatti che sono accaduti e di cui non ci dobbiamo dimenticare.
Porta onore allo zio Giovanni anche il fatto che, dopo la richiesta, il 28 gennaio 2014 gli è stata conferita la Croce al Merito di guerra dal Capo Colonnello del Centro Documentale di Trento.